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Le 10 cimici pericolose in Italia

Fonte: Gilles San Martin

Se anche tu sei vittima di una delle cimici pericolose in Italia e hai paura che possa essere dannosa per la tua salute, fai bene a preoccuparti. Esistono tante specie di cimici in Italia, alcune di queste sono totalmente innocue, altre trasmettono la malattia di Chagas o la Batteriosi, altre ancora sono un vero flagello per i raccolti e hanno messo in ginocchio interi comparti agricoli.

Le cimici, in Italia, sono veramente poche e fino al 2011 non rappresentavano un problema per nessuno. A parte il fastidio delle cimici da letto, le altre erano degli innocenti insetti che popolavano il nostro territorio.

Oggi la situazione è cambiata con l’introduzione di una nuova specie, la cimice asiatica, che dal 2012 sta distruggendo ogni genere di seme e frutto. Senza considerare il fastidio di avere la casa invasa, dato che scelgono di rifugiarsi da noi per passare l’inverno, per poi tornare a riprodursi nei campi.

Anche la cimice verde e la variante arancione sono diventate un vero flagello per le colture italiane e per le nostre abitazioni. La cimice arancione, come la verde, è una grande divoratrice di ortaggi in foglia e dei pomodori ma non ha ancora raggiunto il potere infestante della cimice asiatica.

Tra le cimici italiane che non destano particolari preoccupazioni ci sono: la cimice dell’olmo, quella del platano e la cimice della frutta. Tutte specie che si nutrono di piante e frutti che noi non mangiamo e gli unici danni sono quelli alle foglie di alcune piante o alberi.

Anche la cimice nera non è un pericolo per l’uomo e per l’agricoltura. Difficilmente entra nelle nostre case, dato che usa dei rifugi naturali per superare le stagioni fredde, e si nutre della linfa di alberi e di alcune piante. Le cimici nere si trovano principalmente su: ibiscus, oleandri, noccioli e querce, di cui si nutrono. All’occorrenza diventano anche carnivore, nutrendosi di animali morti e piccoli insetti.

Ecco alcune informazioni per capire se la cimice che hai davanti è pericolosa o, al contrario, è utile per l’equilibrio dell’ecosistema. Ogni insetto ha la propria funzione nel ciclo biologico, basti pensare alla funzione impollinatrice delle api e di alcuni eterotteri in agricoltura.

Malattia di Chagas

Consiste nella trasmissione del batterio Trypanosoma cruzi attraverso la puntura delle triatominae. Ogni anno muoiono 12.500 persone nel Mondo a causa di questa malattia che è localizzata soprattutto in Centro e Sud America, specialmente in Messico. In quella zona si contano circa 8 milioni di persone contagiate da questa patologia.

Una volta contratto il batterio, questo si diffonde anche attraverso le trasfusioni di sangue, i trapianti e l’ingestione di cibo contaminato. Anche le mamme affette dalla malattia di Chagas trasmettono il batterio ai loro figli.

Se curata tempestivamente con alcuni farmaci (non esiste un vaccino), la malattia può essere sconfitta, altrimenti assume una forma cronica e può diventare molto grave.
Nella fase iniziale che dura circa 2-3 mesi si può accusare febbre, mal di testa e il rigonfiamento della parte morsa e dei linfonodi. Superata questa fase, la malattia diventa cronica e provoca: insufficienza cardiaca e il rigonfiamento del cuore fino al 30%.

I casi di morte sono pochi rispetto al numero dei contagiati ma la qualità della vita subisce un netto peggioramento e, per questo, si deve prevenirla o curarla.

Cimice triatomina

La cimice triatomina

Le triatomine sono delle cimici pericolose originariamente presenti solo in Centro e Sud America. Sono lunghe da 1 a 4 cm.

Oggi, purtroppo, si registra la loro presenza anche in Giappone, Canada, Stati Uniti ed Europa. Anche in Spagna e in Italia è stato rivenuto qualche esemplare di queste cimici pericolose.

La malattia viene trasmetta attraverso il morso in faccia di questi insetti. Dopo aver punto e succhiato il nostro sangue, le triatomine defecano vicino alla ferita o agli occhi. La vittima, grattandosi, fa il resto, infettando la parte punta o la mucosa dell’occhio.

A differenza dei paesi di provenienza, in Italia i casi di infezione rimangono molto bassi per questioni ambientali e di igiene. Questi cimici pericolose vivono nel fango e pungono chi vive nelle immediate vicinanze, ed è raro che nel nostro paese delle persone vivano in queste condizioni.

Cimice dei letti

La cimice dei letti

La Cimex lectularius comunemente conosciuta come cimice da letto (o cimice dei letti) è un parassita che si è molto diffuso in Europa in questi ultimi anni. Dopo la sua quasi scomparsa negli anni ’40 del secolo scorso, è tornata a infestare le nostre case da quasi un ventennio e la sua diffusione non sembra avere fine. La caratteristica di questa cimice dei letti è quella di preferire le zone vicine ai nostri letti per agire rapidamente durante le ore notturne.

Solitamente le cimici da letto creano colonie, anche di migliaia di esemplari, dentro i materassi, nei tessuti, nella struttura di legno del nostro letto, nei tappeti, ecc. Qualunque nascondiglio è buono purché sia vicino alla loro fonte di nutrimento e che la temperatura sia mite (tra i 15 e i 37 gradi Celsius). La dimensione del corpo è di circa 6 mm e questo le consente di annidarsi facilmente ovunque per trovare rifugio.

Cimice asiatica

La cimice asiatica

La Halyomorpha halys detta anche cimice marmorata o cimice asiatica è una specie originaria dei paesi orientali come la Cina e il Giappone ed è considerata tra le cimici pericolose per l’agricoltura.

Purtroppo, la sua presenza è stata registrata anche in Italia a causa delle importazioni di vegetali tra l’Europa e gli USA (dove è molto diffuso). La provincia di Modena è stata la zona dove la cimice ha fatto la sua prima apparizione nel 2012 per poi diffondersi un po’ ovunque in Italia.

La cimice asiatica infesta principalmente gli alberi di mela, pera, ciliegia e pesca e le piante di soia, lampone e fagiolino infettandole con fitopatogeni. Il suo corpo misura circa 1,7 cm e ha una forma simile a uno scudo. Il suo colore può essere marrone con chiazze grigie, nere, rame, ecc.

Cimice verde

La cimice verde

La cimice verde, il cui nome scientifico è Nezara viridula Linnaeus, è una specie lunga 1,5 cm. Si tratta di una delle cimici pericolose più diffuse che infesta normalmente noccioli e querce provocando la morte dei loro frutti. Anche i pomodori sono attaccati da questa cimice verde che sono condotti alla necrosi della parte punta o dell’intero frutto.

In Italia è considerata una cimice pericolosa per via dei danni ingenti alla coltivazione. I pomodori colpiti dal loro morso non sono commercializzabili e non sono destinabili all’industria di trasformazione. Infatti, non solo il frutto cimiciato ha un sapore sgradevole, ma è spesso portatore di Batteriosi.

Altri prodotti colpiti sono le leguminose, il loro baccello non matura e si necrotizza rapidamente, con conseguente riduzione della quantità e qualità del raccolto.

Particolarità di questa cimice verde è quella di espellere un odore molto sgradevole quando si sentono minacciate. Questo meccanismo di difesa le rende inattaccabili dai predatori con la conseguente proliferazione incontrastata.

Fortunatamente esistono molti rimedi per eliminare questo insetto rapidamente, anche con prodotti naturali o trappole

Cimice arancione

La cimice arancione

La cimice arancione, il cui nome scientifico è Nezara viridula aurantiaca, fu scoperta per la prima volta alle Hawaii nel 1964, dopo la sua accidentale introduzione in quell’area nel 1961. A parte la colorazione arancione, questa varietà è del tutto identica alla cimice verde (Nezara Viridula Linnaeus) e, come questa, fa parte delle cimici pericolose in Italia. Molti confondono la cimice arancione con la cimice asiatica, con cui ha poco a che fare. Pur appartenendo entrambe alla famiglia delle Pentatomidae, la verde appartiene alla specie “N. viridula” mentre l’asiatica a quella “H. halys”.

Le 10 cimici pericolose in Italia Articolo
Fonte: Annals of the Entomological Society of America
Non si tratta di una nuova specie, bensì di una varietà della Nezara viridula Linnaeus che ha subito una omozigosi recessiva al gene mendeliano. Questa omozigosi non permette la pigmentazione verde del corpo che manifesta una colorazione arancione.

Queste cimici pericolose, in Italia, sono state avvistate la prima volta in Trentino nel 2016 e si sono poi diffuse in tutto il Friuli e la Pianura Padana.

Fortunatamente, esistono molti rimedi per eliminare questo insetto rapidamente, anche con prodotti naturali o trappole. Il più ingegnoso di questi rimedi consiste nelle trappole riempite con una soluzione che attrae la cimice al suo interno. Anche l’uso degli insetticidi è molto valido, ne esistono di chimici e di naturali e consentono l’eliminazione rapida dalle nostre case.

Per le colture, specialmente quelle BIO, si usa l’olio di Neem a protezione delle foglie e dei frutti. L'olio di Neem  è un insetticida naturale molto potente ma che non è affatto tossico per l’uomo.

Cimice del cavolo

La cimice del cavolo

La cimice dei cavolfiori è chiamata anche Eurydema ventralis e ha la caratteristica colorazione rossa e nera anche se a volte se trovano specie con colorazione giallo-nera o arancione-nera. Il suo corpo misura circa 1 cm e si presenta appiattito.

Non è una delle cimici pericolose per l’uomo ma è infestante per le alcune piante come: cavoli, verze, rape e senape. La sua puntura crea la perdita di clorofilla nella foglia e il rinsecchimento. Questo è un serio problema per chi coltiva questi prodotti, il raccolto sarebbe seriamente compromesso se non si intervenisse ad eliminarle.

Il metodo di disinfestazione più usato è quello manuale. Le cimici del cavolo sono molto appariscenti e possono essere catturate facilmente a mano. Nei casi più gravi si può intervenire con degli insetticidi o dei rimedi naturali come il macerato d’aglio e l'olio di Neem. Altro rimedio molto praticato è quello delle trappole posizionate nell’orto.

Cimice del carabiniere

La cimice del carabiniere

La Pyrrhocoris apterus, detta anche cimice del carabiniere (o cimice rosso-nera o cimice carabiniera) ha un aspetto molto appariscente e non è per niente dannosa per l’uomo. Questa cimice è simile a quella del cavolo e misura tra gli 8 e i 12 mm. Le sue ali spuntano solo quando l’insetto ha raggiunto la maturità.

L’unico inconveniente è che potrebbe diventare fastidiosa in casa se il suo numero dovesse diventare considerevole. Esistono diversi rimedi per sbarazzarsene: le trappole e l’insetticida per cimici. Se invece preferisci dei rimedi naturali, puoi acquistare una bellissima Dionaea muscipula (Carnivora).

Cimice della frutta

La cimice della frutta

La Graphosoma italicum, detta anche cimice delle piante o cimice della frutta, è una cimice non dannosa per l’uomo e le coltivazioni dato che preferisce cibarsi dei frutti troppo maturi per essere raccolti. Inoltre, la loro presenza scoraggia la diffusione di altre cimici pericolose o insetti molto più pericolosi per le piante. Ne sconsigliamo, quindi, l’eliminazione nell’orto.

In alcuni casi potrebbe diventare infestante in casa ed esistono dei rimedi, simili a quelli usati per altre cimici. Puoi usare le classiche trappole, gli insetticidi o la sempre utile Dionaea muscipula (Carnivora).

Cimice dell’olmo

La cimice dell'olmo

L’Arocatus melanocephalus detta anche cimice dell’olmo e così chiamata perché ama rifugiarsi in questi alberi per accoppiarsi e deporre le uova.

Questo tipo di cimice non è dannosa né per l’uomo né per le piante ma diventa un problema quando si diffonde dentro casa. Ama creare grandi colonie in ogni camera ed è difficile rimuoverla manualmente per l’odore sgradevole che emana quando si sente minacciata.

I rimedi sono i soliti, le trappole, gli insetticidi e la Dionaea muscipula (Carnivora).

Cimice del platano

La cimice del platano

La Corythucha ciliata, detta cimice del platano, è una specie molto dannosa che ha raggiunto l’Italia settentrionale negli anni ’60

La cimice dell’olmo attacca solitamente il platano occidentale (americano), il gelso da carta e il frassino causando la depigmentazione delle foglie e la loro prematura caduta. È molto fastidiosa per la presenza nei viali delle città ma non può essere annoverata tra le cimici pericolose in Italia ma solo tra le cimici infestanti.

Anche in questo caso raccomandiamo le trappole, gli insetticidi e la Dionaea muscipula (Carnivora) per eliminarle rapidamente.

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