
Quando arrivi alla cassa ti accorgi che il carrello della spesa è pieno per meta di bottiglie d’acqua, c’è chi la vuole gassata, chi naturale, chi leggermente frizzante e poi l’ardua impresa di portare in auto e a casa un carico degno di una bestia da soma. Ti sorprenderà apprendere che sono sempre meno le persone in Italia che comprano l’acqua in bottiglia, visto che molti si sono resi conto che conviene acquistare un depuratore d’acqua domestico per risparmiare fatica e danaro.
Il nostro paese da molti anni è il primo acquirente al mondo di acqua imbottigliata, nonostante sia anche il più fornito di acqua sorgiva potabile di tutta l’Europa. La quantità di falde, laghi, fiumi che forniscono acqua potabile è sterminata e tutto il territorio potrebbe vivere della migliore acqua senza doverla pagare profumatamente. Comprare l’acqua al supermercato costa da 1.000 a 3.000 volte di più dell’acqua che sgorga dal rubinetto, ma la gran parte degli Italiani preferisce ancora affrontare questa spesa piuttosto che bere l’acqua di casa.
Questo comportamento deriva o dal colore, odore o sapore dell’acqua quando esce dal rubinetto o dalla diffidenza di molti nell’ingerire un liquido che usiamo per molteplici scopi. Tutti gli altri paesi al Mondo usano l’acqua del rubinetto come fonte principale da cui attingere per dissetarsi e l’uso dell’acqua in bottiglia è pressoché sconosciuto e costosissimo. Forse un depuratore d’acqua domestico riuscirà a eliminare queste diffidenze e aiutarti a migliorare la qualità della tua vita e il tuo portafogli.
Depuratore d’acqua domestico a osmosi inversa o microfiltrazione?
La scelta della migliore soluzione di filtrazione dell’acqua sembra una scelta difficile e, nonostante i primi sistemi di depurazione d’acqua risalgano agli anni ’60, ancora oggi c’è molto disorientamento quando arriva il momento di acquistare un depuratore d’acqua domestico.
Abbiamo già affrontato il tema della filtrazione in un altro articolo a cui rimandiamo per approfondimenti e ti anticipiamo che l’individuazione del sistema più adatto alle tue esigenze è più semplice di quanto possa sembrare a primo acchito.

Il depuratore d’acqua domestico non deve essere selezionato in base alle proprie preferenze o gusti personali, ma da un’analisi oggettiva delle condizioni reali dell’acqua che arriva in casa, valutando principalmente i seguenti fattori:
- Certificazione di potabilità dell’acqua
- Presenza di cloro
- Stato dell’impianto idrico
Anche altri indicatori, come colore, sapore e odore, sono importanti per la scelta di installare un depuratore, ma al momento interessa capire “quale” depuratore d’acqua domestico sia più adatto alle tue esigenze.
È abbastanza agevole capire se l’acqua che esce dal rubinetto è potabile, ti basterà controllare la bolletta di fornitura idrica del tuo gestore o verificarlo sul sito web del tuo comune di residenza. Ogni Ente o fornitore è obbligato a fornire al cittadino le analisi dell’acqua che esce da ogni acquedotto e il tipo di trattamento di disinfezione che viene praticato prima della distribuzione.
Quando avrai capito se l’acqua che usi è potabile dovrai verificare se è stata clorata. La clorazione si pratica da oltre 100 anni in tutti i paesi civilizzati, aiutandoci a debellare gravi malattie e a metterci al sicuro da infezioni da virus, alghe, funghi e batteri. Il sapore e l’odore sgradevole sono il prezzo da pagare per avere un acqua salubre, ma questo rappresenta un inconveniente facilmente risolvibile con la filtrazione.
Il dato relativo all’impianto idrico domestico o condominiale è facilmente reperibile chiedendo all’amministratore o verificando di personalmente la tenuta dei serbatoi. Probabilmente saprai se le tubature di casa sono in metallo o di materiali multistrato e se hai di fronte un impianto di nuova costruzione o datato.
Dopo aver raccolto queste informazioni avrai i tre seguenti scenari:
Se l’acqua è potabile e clorata
Se l’acqua è potabile, ma non clorata
Se l’acqua non è potabile
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